Il lavoro consiste nello studio idrologico e nell'analisi idraulica a corredo dei lavori di ripristino dell'officiosità idraulica del Fosso Galera (Antonucci), nel comune di Vibo Valentia. Per la valutazione della portata di progetto, ossia della portata di piena, è stato considerato lo studio precedentemente effettuato dal gruppo di lavoro coordinato dal Prof. Ing. Pasquale Versace, il “Piano di interventi infrastrutturali di emergenza e di prima sistemazione idrogeologica nei comuni della Provincia di Vibo Valentia colpiti dagli eventi atmosferici del 3 Luglio 2006”. In base a tale studio, è stata presa in considerazione la portata di piena con tempo di ritorno di 200 anni, così come le Norme Tecniche del PAI prevedono. Per la valutazione della propagazione delle piene lungo il tratto studiato del Fosso Galera (Antonucci), è stato utilizzato un modello idrodinamico monodimensionale, con l'ausilio del software HEC-RAS.

Il bacino del Mesima è stato interessato negli ultimi anni da importanti eventi pluviometrici che hanno evidenziato criticità presenti lungo tutto il reticolo idraulico. Per poter individuare le varie criticità a scala di bacino idrografico è stato redatto un Master Plan in modo da poter procedere in un secondo tempo all'individuazione delle tipologie di interventi da mettere in atto per la mitigazione del rischio idraulico con relativa priorità in funzione degli elementi a rischio e dell'importanza dello squilibrio a livello di bacino idrografico.

Il lavoro contiene lo studio idrologico e l'analisi idraulica a corredo della richiesta di riperimetrazione delle aree soggette a rischio idraulico comprese tra il Fosso Cardolo, il Fosso Badia, il Fosso Mario ed il Fiume San Ippolito nel comune di Feroleto (CZ), immediatamente a monte della confluenza dei tre fossi nel San Ippolito. L'area interessata dallo studio risulta classificata come zona d'attenzione nella perimetrazione del rischio idraulico del PAI della Calabria. Per le verifiche idrauliche lungo il reticolo idraulico studiato è stato utilizzato un modello idrodinamico monodimensionale, con l'ausilio del software HEC-RAS. Per simulare la propagazione nella pianura alluvionale dei deflussi che esondano dai suddetti corsi d'acqua è stato infine utilizzato un modello bidimensionale.