Autorità di Bacino Interregionale della Puglia
adozione del Piano di Bacino Stralcio per l'Assetto Idrogeologico
In data 15 dicembre 2004, il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino Interregionale della Puglia ha adottato il Piano di Bacino Stralcio per l'Assetto Idrogeologico (PAI) come previsto dalla normativa vigente in materia di difesa del suolo (legge 183/1989 e successive modifiche ed integrazioni.
A due anni dalla costituzione dell'Autorità di Bacino Interregionale della Puglia (l.r.19 dell’11 dicembre 2002) e ad un anno e mezzo dall’attribuzione del personale del PODIS (Progetto Operativo Difesa Suolo) dal Ministero dell’Ambiente alla stessa Autorità è in dirittura d’arrivo il Piano di Bacino – Stralcio Assetto Idrogeologico.
Con l’adozione da parte del Comitato Istituzionale scattano le cosiddette misure di salvaguardia, consistenti nell’applicazione immediata delle limitazioni previste per le aree a rischio contenute nelle Norme Tecniche di Attuazione.
Tra l’adozione e l’approvazione i Comuni, le Province, le Comunità montane, i Consorzi di bonifica e i singoli cittadini potranno presentare osservazioni sulle quali l’Autorità di Bacino dovrà esprimersi in sede di approvazione. Pertanto sarà assicurata la partecipazione a tutti i livelli alla configurazione finale di uno strumento utile ad uno sviluppo ordinato e consapevole del territorio.
Grazie a questo importante strumento di pianificazione sarà possibile evitare utilizzi inappropriati del territorio affetto da rischio alluvione e rischio frana, prevedendo delle limitazioni alla edificazione e soprattutto un programma d’interventi per la messa in sicurezza delle aree a rischio.
Il PAI costituisce passo decisivo verso l’attribuzione di risorse che fino ad ora non potevano essere concesse mancando un’esatta ricognizione delle aree soggette a fenomeni di esondazione, allagamento e instabilità.
Il PAI - essendo un piano sovraordinato - avrà come effetto, una volta approvato nella forma definitiva, l’adeguamento degli altri piani e soprattutto degli strumenti urbanistici comunali alla normativa ivi prevista.
Il PAI sarà comunque aggiornato periodicamente sia su iniziativa dell’AdB, che sarà impegnata nei prossimi anni a coprire l’intero territorio di competenza (bacini idrografici pugliesi + bacino interregionale del fiume Ofanto) con studi di dettaglio, sia su iniziativa delle Amministrazioni o dei privati che per poter realizzare interventi urbanistici nei territori affetti da pericolosità idrogeologica, dovranno confrontarsi con le limitazioni imposte dal PAI e decidere eventualmente se proseguire su questa strada previa messa in sicurezza delle aree interessate.
Il PAI non è uno dunque uno strumento blindato, è soprattutto uno strumento conoscitivo che impone delle linee di condotta più consapevoli, tese ad evitare le emergenze e gli inutili sprechi di risorse.
L’AdB si impegna ad esercitare a tutti i livelli opera di informazione ed educazione, affinché gli enti interessati ma anche l’opinione pubblica comprenda i contenuti del PAI e ne comprenda le sue peculiarità come strumento di sviluppo compatibile con i caratteri del territorio.
Nei prossimi giorni sul sito dell'
Autorità di Bacino verrà realizzata una sezione che illustrerà i principali
contenuti del PAI e dove sarà possibile consultare la cartografia relativa alle
aree soggette a rischio idrogeologico del territorio di competenza tramite un web-gis.
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