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N: 16
Titolo: REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE SCURA
Autore: Dario Tricoli - RUWA srl
REALIZZAZIONE DI UN IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE SCURA
Relazione Idrologica
RUWA srl - Ing. Dario Tricoli - Aprile 2009
La società RUWA ha redatto il bilancio idrologico del bacino del Torrente Scura, affluente del fiume Velino, in provincia di Rieti, finalizzato al dimensionamento di un impianto idroelettrico. La zona oggetto di intervento ricade nel territorio comunale di Posta e precisamente nelle vicinanze della località Sigillo.
Il torrente Scura è alimentato da una serie di sorgenti dispone di un consistente deflusso di base, pur avendo un bacino di solo 16 Km² circa.
Lo studio effettuato ha lo scopo di stimare la risorsa idrica disponibile ai fini dell'ottimizzazione dell'impianto idroelettrico da realizzare al fine anche del suo corretto inserimento nel contesto ambientale della zona in modo da mitigare eventuali suoi impatti negativi. A tal fine è stata predisposta, con l'ausilio del software HEC-HMS, una modellazione idrologica del bacino che alimenta il Torrente Scura.


N: 17
Titolo: STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDROLOGICA ED IDRAULICA PER LA COSTRUZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO – COMUNE DI CAROSINO (TA)
Autore: Dario Tricoli - RUWA srl
STUDIO DI COMPATIBILITÀ IDROLOGICA ED IDRAULICA PER LA COSTRUZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO – COMUNE DI CAROSINO (TA)
Relazione Idrologica e Idraulica - SINTESI
RUWA srl - Ing. Dario Tricoli - Agosto 2009
Il presente studio è finalizzato alla verifica di compatibilità con il PAI dell'intervento di realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici nel Comune di Carosino in un'area posta circa 1.5 km a nord est del centro abitato. Tale area che non è soggetta a perimetrazione del rischio idraulico del PAI è posta in destra idrografica del Canale Marullo a valle dell'immissione del suo principale affluente di destra.
Lo studio ha lo scopo di indagare sulle problematiche connesse al rischio idraulico nella zona come richiesto dall'Autorità di Bacino e consiste in una prima fase di analisi idrologica per la stima dei deflussi con i vari tempi di ritorno nei tratti di reticolo idrografico di interesse e quindi nella verifica idraulica di tali tratti in modo da determinare la loro capacità di smaltimento delle portate attese ed infine nell'individuazione delle aree allagate con riferimento al tempo di ritorno di 200 anni
Le metodologie utilizzate nelle varie fasi sono in pieno accordo con le indicazioni contenute nel PAI Puglia. In particolare, per la modellazione idrologica è stato utilizzato un modello a parametri concentrati con l'ausilio del software HEC–HMS. Per la valutazione della propagazione delle piene è stato utilizzato dapprima un modello idraulico con schema monodimensionale, con l'ausilio del software HEC–RAS, per simulare la propagazione lungo il reticolo idrografico e poi un modello idrodinamico bidimensionale nella zona di intervento che è interessata dall'esondazione delle acque dall'affluente del Canale Marullo per determinare i battenti idrici massimi che si possono verificare nella zona a seguito di un evento pluviometrico con tempo di ritorno di 200 anni.


N: 21
Titolo: Acqua: un problema o una risorsa?
Autore: Dario Tricoli

L′acqua ha da sempre condizionato lo sviluppo delle società, fin dai tempi antichi infatti gli uomini prediligevano per i loro insediamenti siti in prossimità di corsi d′acqua che con il loro deflusso potevano garantire la disponibilità necessaria per i propri bisogni. Tali bisogni che inizialmente erano rappresentati esclusivamente dall′uso potabile sono poi aumentati dovendo rispondere ad altri usi quali l′allevamento del bestiame e l′agricoltura. In una fase successiva con l′avvio dell′era industriale si è iniziato a sfruttare il deflusso nei corsi d′acqua anche come forza motrice e poi per l′uso industriale un genere.
La pressione antropica sui corsi d′acqua è così aumentata riducendone il loro spazio vitale e spesso costringendo il loro percorso in modo non naturale. Così quando si verificano piogge particolarmente intense i torrenti e i fiumi si gonfiano d′acqua e di detriti e tendono a riprendersi i loro spazi esondando dagli angusti percorsi, nei quali sono stati costretti, causando rovinose alluvioni.
Dall′alluvione di Crotone del 1996 alla frana di Maierato del 2010 passando per l′evento di Soverato del 2000, negli ultimi 15 anni il territorio calabrese è stato profondamente segnato da un susseguirsi di eventi alluvionali e fenomeni franosi che spesso oltre a causare ingenti danni materiali hanno provocato anche la perdita di vite umane. Fenomeni di questi tipo si sono spesso verificati anche in passato basti ricordare le alluvioni che negli ultimi 50 anni hanno profondamente segnato la Calabria ...



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